Storia del Rotary di Taranto

storia

“Alla fine dell’ormai lontanissimo anno 1948 vedemmo il nostro amico Nicola

Resta fregiato di un distintivo con una ruota dentata e pensammo trattarsi di una

sua associazione ad un Club Nautico, nulla sapevamo del Rotary Club, soppresso in

Italia dieci anni prima dalla diversità dei principi che informavano il regime del

tempo; Nicola soddisfece il nostro interesse nello spiegare cosa significasse quella

ruota ed in pari tempo comunicò a pochi amici di avere ricevuto l’incarico dal Rotary

di Bari, al quale egli apparteneva, di fondare un Club a Taranto.

Taranto di quel tempo era molto diversa da quella attuale, si dimenava in una crisi

di reinserimento della vita produttiva dopo che la guerra, purtroppo non vittoriosa,

aveva sconvolto l’attività prevalente della nostra Città e cioè quella industriale al servizio

della nostra gloriosa Marina; inoperoso quasi era il nostro Arsenale, inoperosi i

cantieri navali che avevano varato numerose unità e conseguentemente tutte le infrastrutture

che roteavano intorno a questi stabilimenti militari.

Proprio in quegli anni, dunque, gli uomini migliori di questa nostra città cominciarono

a porre le basi di una ripresa economica con la trasformazione integrale delle

aziende agricole e con i primi incerti passi nel mondo industriale.

L’invito di Nicola Resta, conosciute le finalità che il Rotary si proponeva, fu raccolto

con il massimo entusiasmo ed intorno a lui ed all’avv. Cesare Blandamura,

anche egli nel contempo incaricato dal Presidente del Club di Roma del tempo,

Ammiraglio Raffaele De Courten, si formò il gruppo di amici, di personalità del

mondo culturale, economico, imprenditoriale tarantino e non posso non ricordare a

questo punto gli altri amici Giovanni d’Ayala Valva, Goffredo Santovito, Nicola

D’Ammacco, Teobaldo Resta, Pasquale Palattella, Giuseppe Buono, Gigino Santilio,

Mario Bruno Fornaciari, Giulio Parlapiano, Umberto Rochira ed infine chi vi parla,

che si resero i promotori di allargare la cerchia di questi amici per la formazione di un

Rotary nella nostra città.

Alla Presidenza di questo primo Club fu chiamato il Duca di Valverde Giovanni

d’ Ayala Valva, il quale seppe imprimere al sodalizio la signorilità e lo stile che gli

erano e gli sono propri e non soltanto nella forma, ma seppe promuovere iniziative di

alto interesse economico che si conformavano perfettamente agli impegni agricoli ed

industriali cui il nostro Presidente del tempo era particolarmente interessato.

E cosi la sera del 9 novembre 1949 nei locali della Sem, si tenne la prima solenne

riunione conviviale alla presenza del Governatore dell’allora unico ottantasettesimo

distretto italiano Giampaolo Lang, il quale nella sua orazione di saluto ebbe a dire tra

l’altro:

«In un mondo composto di amici sinceri come i rotariani intendono di essere non

può regnare che comprensione, collaborazione e buona volontà reciproca; sforziamoci

dunque di coltivare questi inestimabili grandi scopi; il mondo non potrà che risultare

migliore».

Era questo un programma, un indirizzo prestigioso ed oneroso che veniva indicato

in quel tempo cosi gravido di tristezze, di inimicizie tra popoli e genti e razze da

tanto poco tempo trascorse.

Successivamente il 4 febbraio 1950 il Club di Taranto, con la consegna della carta

di aggregazione, fu ammesso ufficialmente nel Rotary Internazionale.”

 (dal discorso dell’avvocato Cosimo Solito in occasione del 25° anniversario della fondazione).

SOCI FONDATORI:

PIETRO ACCOLTI GIL

LEONARDO ARNESE

CESARE BLANDAMURA

GIACOMO BOCCUZZI

GIUSEPPE BUONO

FRANCESCO BUTTIGLIONE

ANGELO RAFFAELE CASSANO

NICOLA D’AMMACCO

RAFFAELE FORESIO

MARIO BRUNO FORNACIARI

RAFFAELE FRASCELLA

ANGELO GALANTINO

CARLO GEMMATO

NICOLA LA BUA

FRANCESCO MESSINESE

RAFFAELE OSTILLIO

PASQUALE PALATELLA

GIULIO P ARLAPIANO

VINCENZO RAFFO

ROMOLO RAGUSA

ARTURO RANDI

NICOLA RESTA

TEOBALDO RESTA

UMBERTO ROCHIRA

DONATO SALINARI

LUIGI SANTILIO

GOFFREDO SANTOVITO

NICOLA SCARDINO 

COSIMO SOLITO